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News n° 01: una soluzione per evitare i lunghi tempi d’attesa di esami e visite specialistiche

By 06/01/2025Febbraio 9th, 2025Medicina di Base

In questa giornata speciale, in cui la Befana porta dolci sorprese, voglio cogliere l’occasione per offrirvi un “regalo” che potrà aiutarvi a vivere il nuovo anno con più serenità, almeno dal punto di vista sanitario.

Come vostro medico di base, il mio obiettivo è sempre stato quello di supportarvi non solo nella diagnosi e cura, ma anche nel garantirvi il pieno accesso ai vostri diritti in ambito sanitario.

Per il 2025, ho pensato a diverse iniziative per costruire insieme un percorso di salute e benessere. Il primo passo è affrontare una questione che ci riguarda tutti: le lunghe liste d’attesa.

Nonostante il diritto alla salute sia sancito dalla nostra Costituzione, spesso vi trovate a dover affrontare tempi di attesa lunghissimi per visite ed esami specialistici, che superano i limiti previsti dalla legge, causando disagi e ritardi.

Per questo motivo, voglio condividere con voi una soluzione concreta: se i tempi di attesa superano quelli stabiliti dalla Regione, potete chiedere che la prestazione venga erogata in regime di intramoenia, ossia nelle strutture pubbliche attraverso l’attività libero-professionale dei medici, senza costi aggiuntivi rispetto al ticket, se previsto.

Nel prossimo allegato troverete tutte le informazioni necessarie per esercitare questo diritto in modo semplice e chiaro. Vi invito a leggerlo attentamente, in modo che possiate utilizzarlo se ne aveste bisogno.

Consideratelo un piccolo “regalo” per la Befana, che potete condividere anche con amici o conoscenti, con l’augurio che il 2025 sia un anno migliore per tutti noi.


Cosa dice la legge sulle Liste di Attesa: tutto quello che bisogna sapere!

Le liste d’attesa rappresentano un problema da sempre, nonostante il diritto alla salute sia garantito dalla Costituzione. Tuttavia, spesso i tempi di attesa non rispettano i limiti previsti per le prestazioni sanitarie, causando disagi agli utenti.

Quando i tempi di attesa sono superiori a quelli stabiliti dalla Regione, avete diritto a richiedere che la prestazione sia erogata in regime di intramoenia, senza alcun costo aggiuntivo rispetto al ticket dovuto.

Cosa fare se vi viene proposta una data successiva a quella che avreste diritto a ricevere?

In caso di ritardi superiori ai limiti, potete chiedere che la prestazione venga erogata tramite l’attività libero-professionale intramoenia (ALPI) senza costi aggiuntivi. La legge che disciplina questa possibilità è il Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal Decreto Legislativo 19 giugno 1999, n. 229.


Riferimenti normativi principali:

  • D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502: introduce l’attività libero-professionale intramoenia (ALPI), consentendo ai medici del Servizio Sanitario Nazionale di operare anche in regime privato nelle strutture pubbliche.
  • D.Lgs. 19 giugno 1999, n. 229: rafforza la gestione delle liste d’attesa e stabilisce che le Regioni devono fissare tempi massimi di attesa per le prestazioni.
  • Legge 24 dicembre 2007, n. 244: ribadisce l’obbligo di garantire tempi congrui di accesso alle prestazioni sanitarie.

Diritti del paziente:

Se i tempi di attesa superano quelli previsti, il paziente ha il diritto di:

  • richiedere l’erogazione della prestazione in regime di intramoenia senza costi aggiuntivi.
  • rivolgersi alle strutture pubbliche tramite reclami o ricorsi presso l’URP o il Tribunale per i diritti del malato.

Principali aspetti pratici:

  • Tempi di attesa: se la prestazione non può essere erogata nei tempi stabiliti, l’assistito ha diritto di riceverla in intramoenia.
  • Costi: la differenza tra il costo della prestazione e il ticket (se dovuto) è a carico dell’ASL di appartenenza e dell’ASL che fornisce la prestazione, in misura uguale.
  • Assistenza agli esenti: se l’assistito è esente dal ticket, le due ASL coprono l’intero costo della prestazione.

Il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (P.N.G.L.A.):

Il P.N.G.L.A., approvato il 28 ottobre 2010, ha l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa per prestazioni ambulatoriali, diagnostiche e ricoveri, promuovendo la trasparenza e uniformando la gestione delle liste di attesa. Nonostante alcune difficoltà, il Piano è ancora in vigore e continua a essere uno strumento fondamentale per la gestione delle liste.


Riferimenti pratici:

  • Legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Finanziaria 2006): obbligo per le strutture sanitarie di garantire la continuità delle prenotazioni anche nei periodi festivi.
  • Legge 23 dicembre 1994, n. 724, art. 3, comma 8: obbligo di trasparenza nelle liste di attesa, con criteri uniformi di priorità e accessibilità per i cittadini.

Modello di richiesta per il regime di intramoenia senza costi aggiuntivi:

Ecco un esempio di come scrivere la richiesta se i tempi di attesa non sono rispettati:


Oggetto: Richiesta di erogazione della prestazione in regime di attività libero-professionale intramoenia (ALPI) ai sensi del D.Lgs. n. 502/1992, art. 3, comma 13-bis

Mittente:
[Nome e Cognome] [Indirizzo] [Codice fiscale] [Telefono] [Email]

Destinatario:
Direzione Generale
[Azienda Sanitaria Locale]

Luogo e data:
[Inserire luogo e data]

Alla cortese attenzione della Direzione Generale,

Con la presente, io sottoscritto/a [Nome e Cognome], nato/a il [Data di nascita], residente in [Indirizzo], iscritto/a presso il Servizio Sanitario Nazionale con l’ASL di [ASL], desidero richiedere che la prestazione sanitaria [specificare prestazione] venga erogata in regime di attività libero-professionale intramoenia, senza oneri aggiuntivi rispetto al ticket dovuto, in quanto i tempi di attesa previsti sono stati superati.

Allego alla presente copia della prenotazione e eventuali documenti utili.

In attesa di un riscontro, porgo cordiali saluti.

Firma
[Nome e Cognome]


Nota pratica:
Potete inviare la richiesta di persona all’URP della vostra ASL, tramite email PEC (se disponibile) o raccomandata con ricevuta di ritorno.