
Se siete in età lavorativa, vi consiglio vivamente di leggere con attenzione quanto segue per evitare di trovarvi impreparati nel momento del bisogno.
1. Cos’è un certificato di malattia?
📄 Il certificato di malattia è un documento ufficiale che attesta l’incapacità temporanea di svolgere l’attività lavorativa per motivi di salute. Ha valore legale e serve a giustificare l’assenza dal lavoro.
2. Uso di strumenti digitali o telefonici
📱 Attestazione telefonica: non è consentito attestare una malattia tramite una semplice comunicazione telefonica. Quindi, niente telefonate o messaggi su WhatsApp.
💻 Messaggi tramite app medicali: alcune piattaforme mediche autorizzate permettono al paziente di richiedere una consulenza a distanza. Tuttavia, il medico deve sempre garantire che:
- venga effettuata una valutazione clinica adeguata (anche tramite telemedicina, se consentito dalle normative).
- se la condizione del paziente non può essere accertata tramite telemedicina o se i mezzi disponibili non sono adeguati, il medico deve richiedere una visita in presenza.
🔍 Conclusione: se il medico non riesce a vedere il vostro messaggio, non potrà attestare la malattia e redigere il certificato. La soluzione migliore rimane quella di recarsi personalmente o inviare un parente in studio per una corretta valutazione e certificazione.
3. Il rapporto di fiducia medico-paziente
🤝 Il rapporto di fiducia è fondamentale nella relazione medico-paziente e gioca un ruolo chiave nella certificazione della malattia. Tuttavia, deve sempre essere accompagnato da un approccio professionale che rispetti le normative e le evidenze cliniche, per tutelare sia il paziente che il medico. La fiducia non può sostituire l’accuratezza e la documentazione necessarie per le certificazioni ufficiali, come il certificato di malattia.
4. Valore legale del certificato
🛡️ Il certificato di malattia:
- deve essere rilasciato da un medico abilitato.
- viene inviato telematicamente all’INPS (o al datore di lavoro per particolari categorie) e contiene informazioni essenziali, come la diagnosi (solo per l’INPS), il periodo di prognosi e i dati del paziente.
- non può essere retroattivo di più di un giorno, salvo casi eccezionali e documentati.
5. Cosa dice la legge?
⚖️ La normativa stabilisce che il certificato di malattia venga rilasciato dal medico curante (medico di famiglia o medico di continuità assistenziale, ex guardia medica). In caso di ricovero ospedaliero o accesso al pronto soccorso, il medico della struttura sanitaria emetterà il certificato per il periodo di competenza.
6. Chi deve rilasciare il certificato in diverse situazioni?
🏥 Pronto soccorso: il medico del pronto soccorso deve rilasciare un certificato per l’eventuale periodo di malattia legato all’accesso.
🛏️ Ricovero ospedaliero: durante la degenza e al momento delle dimissioni, il certificato sarà emesso dal reparto ospedaliero.
👩⚕️ Altri sanitari: se consultate un medico specialista o di altro ambito, il certificato può essere rilasciato dal professionista, se abilitato.
👨⚕️ Medico di famiglia: è il vostro punto di riferimento per i prolungamenti di malattia o per i certificati relativi a patologie non trattate da altre strutture.
7. Altre informazioni utili
⏳ Tempistiche: comunicate tempestivamente l’assenza al datore di lavoro, come previsto dal contratto.
👁️ Visite di controllo INPS: rispettate gli orari di reperibilità (di solito dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00) per eventuali controlli INPS.
✍️ Errore nel certificato: se notate un errore nel certificato, segnalatelo immediatamente al medico per la correzione.
📆 Prolungamento della malattia: deve essere certificato prima della scadenza della prognosi.
📚 Per chi di voi volesse approfondire, potrà consultare i seguenti documenti:
📜 Normativa sui certificati di malattia
📌 Decreto Ministeriale 18 aprile 2012
- Oggetto: Regolamenta l’invio telematico dei certificati di malattia da parte dei medici all’INPS.
- Sintesi: Tutti i certificati di malattia devono essere trasmessi per via telematica all’INPS dal medico curante, dai medici del pronto soccorso o dagli specialisti ospedalieri abilitati.
📌 Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali, aggiornato al GDPR)
- Oggetto: Regola la riservatezza dei dati sanitari.
- Sintesi: La diagnosi riportata nel certificato di malattia è visibile solo all’INPS e non al datore di lavoro.
📌 Legge 23 dicembre 1978, n. 833
- Oggetto: Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale.
- Sintesi: Conferisce al medico di medicina generale il compito di certificare l’incapacità lavorativa dei propri assistiti.
📌 Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151
- Oggetto: Testo unico sulla maternità e paternità.
- Sintesi: Include disposizioni specifiche per la certificazione dello stato di malattia durante la gravidanza e per i congedi parentali.
📌 Circolare INPS n. 60 del 16 aprile 2010
- Oggetto: Introduzione del sistema di certificazione telematica.
- Sintesi: Dettaglia il processo per l’invio telematico dei certificati e le responsabilità del medico e del lavoratore.
📌 Legge 20 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei Lavoratori)
- Articolo 5: Regola le visite mediche di controllo sullo stato di malattia dei lavoratori.
- Sintesi: Specifica i doveri del lavoratore durante la malattia e l’obbligo di rispettare gli orari di reperibilità per le visite di controllo.
📌 Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112
- Articolo 55-septies del D.Lgs. 165/2001: Introduce obblighi specifici per la certificazione medica e le modalità di invio.
📌 Circolare INPS n. 79 del 2 maggio 2017
- Oggetto: Orari di reperibilità per le visite fiscali.
- Sintesi: Conferma gli orari di reperibilità (10:00-12:00 e 17:00-19:00) per i dipendenti del settore privato e pubblico.
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