Skip to main content

Test genetico per dieta su misura

By 24 Gennaio 2015Gennaio 25th, 2015Diagnostica

Test genetici negli ambulatori dei medici di famiglia

Per scoprire, attraverso un semplice prelievo della saliva, quale sia la dieta più adatta al proprio profilo genetico e lo stile di vita ottimale.

E’ una possibilità concreta, legata agli sviluppi della genetica, di cui si è dibattuto, insieme alle novità in materia di test, oggi (05/10/2011) nel corso del 66° Congresso nazionale Fimmg-Metis in corso a Villasimius (Cagliari).

Consigli dietetici e dosi raccomandate per i vari nutrienti, vitamine e minerali, sono oggi ampiamente disponibili, ma non tengono conto nella dovuta considerazione le differenze genetiche, che comportano una diversa metabolizzazione dei vari nutrienti.

Porre attenzione a questo aspetto, spiegano gli esperti, fa la differenza nella scelta di una dieta “perfetta” e di uno stile di vita adeguato.

Il test della saliva rivela le variazioni presenti in 16 geni specifici per la nutrizione e fattori di rischio ad essa associati.

La nutrigenomica, disciplina che considera l’alimentazione in relazione ai geni, punta a linee guida alimentari su misura per ciascun individuo.

Queste linee guida, tailor-made, vengono inserite in un report personale che elenca quantità e qualità degli alimenti da assumere, nonché suggerimenti sullo stile di vita da adottare.

Oggi è possibile l’analisi di alcuni geni-chiave che sono coinvolti in fattori di rischio molto comuni per la salute come in processi infiammatori, tolleranza a carboidrati, resistenza all’insulina, ipertensione e malattie cardiovascolari.

Determinando il genotipo di una persona in questi geni-chiave, è possibile scoprire e mettere a punto la dieta sulla base del patrimonio genetico e del metabolismo.

“I test genetici, fino a poco tempo proibitivi per i pazienti da un punto di vista economico, ora sono accessibili a tutti – spiega Donatella Alesso, responsabile della Divisione Formazione Metis – Il campione di saliva può essere prelevato tranquillamente negli studi dei medici di famiglia e mandato ad analizzare in laboratorio”.

Roma, 5 ott. (Adnkronos Salute) –