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Farmaci: la maggior parte degli italiani non fa attenzione alla data di scadenza

Ogni famiglia italiana ha in casa una valigetta o un armadietto dei medicinali. E molto spesso i prodotti si accumulano confusamente con il passare del tempo.

Il 64% degli italiani ammette di non prestare grande attenzione alla data di scadenza dei farmaci. Per questo l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ricorda che è importante conservare e utilizzare correttamente i farmaci per non correre rischi per la salute.

E allora ecco qualche consiglio per una corretta conservazione dei farmaci:

  • non togliere mai i blister dalla confezione: il rischio è di non saper più riconoscere di quale medicina si tratti e di non poter più leggere la data di scadenza
  • prima di prendere un farmaco leggere il bugiardino all’interno della confezione e leggere la data di scadenza
  • conservare i farmaci in un luogo asciutto, al riparo dalla luce e da fonti di calore
  • acquistare solo i medicinali che servono davvero in quel preciso momento: fare scorte aumenta il rischio di ritrovarsi in casa prodotti scaduti e si rivela una spesa sostanziosa per il portafoglio dei pazienti e del Servizio Sanitario Nazionale
  • periodicamente dare un’occhiata all’armadietto dei farmaci, fare un inventario e buttare via i prodotti già scaduti

Inoltre alcune confezioni, una volta aperte, hanno un tempo di validità variabile:

  • fiale e siringhe: pochi minuti
  • pomate in vasetto: 5 giorni
  • spray e gocce nasali: dai 15 ai 20 giorni
  • colliri: dai 15 ai 20 giorni (da tenere in frigo una volta aperti)
  • gocce e sciroppi: da 1 a 2 mesi
  • pomate in tubetto: da 2 a 3 mesi
  • compresse in flaconcino: da 4 a 6 mesi