Gli esperti sono in allarme: in tutta Europa si sta assistendo ad un’epidemia di miopia tra i giovanissimi
Da quando sono in commercio i telefonini, i problemi permanenti di vista nei giovanissimi sono aumentati del 35% e potrebbero addirittura peggiorare fino al 50% nei prossimi 10 anni.
Sotto accusa, per un loro uso prolungato, sono gli strumenti digitali, come ad esempio videogiochi, televisione, tablet, smartphone…
I nativi digitali hanno certamente una marcia in più per quanto riguarda l’approccio con le nuove tecnologie ma rischiano di essere una generazione di miopi.
A dare l’allarme sono stati gli specialisti che nei giorni scorsi si sono riuniti a Milano in occasione dell’ultimo Congresso nazionale di chirurgia della cataratta e della refrattiva presieduto da Lucio Buratto, direttore del Centro ambrosiano oftalmico (Como).
Gli esperti non usano mezzi termini: oggi il 21% dei giovani tra 18 e 25 anni soffre di miopia, ma nel prossimo decennio questa percentuale sembra essere destinata a salire fino al 40%.
Antonio Scialdone, direttore medico dell’ospedale Oftalmico Fatebenefratelli di Milano, spiega che l’incidenza della miopia è in aumento in ogni Paese europeo – basti pensare che nel Vecchio Continente è miope una persona su tre (33%) mentre negli anni Settanta lo era solo il 20% della popolazione. Una crescita che non può essere spiegata solo con il miglioramento delle tecniche diagnostiche e con la maggiore attenzione alla salute degli occhi e che gli esperti riconducono alla progressiva digitalizzazione della vita quotidiana.
Ma perché gli strumenti digitali mettono a rischio la salute degli occhi?
- innanzitutto i giovani trascorrono troppo tempo davanti agli schermi: gli italiani trascorrono in media 4 ore al giorno davanti alla tv o ad altri strumenti digitali. Questo fa sì che gli occhi si abituano ad una continua messa a fuoco da vicino e si disabituano alla vista da lontano; invece bisognerebbe allenare di nuovo gli occhi a guardare da lontano.
- l’effetto provocato dalla luce blu, la luce dei led, arriva direttamente alla retina stressandola. Tablet e smartphone emettono fino al 40% di luce blu che penetra negli occhi e la irritano, favorendo la produzione di radicali liberi e causando un particolare affaticamento.
Il problema è ancora più serio nei giovani che hanno un cristallino ancora trasparente (ma in generale, il 91% delle persone soffre di occhi arrossati, emicrania e vista annebbiata dopo un uso prolungato di dispositivi digitali).
Avete figli tra i 7 e i 17 anni?
Forse sarà il caso che li “teniate d’occhio!!”