
Antibiotici dal dentista: quando servono davvero e come evitare resistenze
💊 Un’abitudine da rivedere
Molte persone assumono antibiotici prima o dopo una cura dentaria “per sicurezza”.
Ma nella maggior parte dei casi non servono e possono essere dannosi, favorendo la comparsa di batteri resistenti agli antibiotici, un problema mondiale che mette in pericolo l’efficacia delle cure future.
Usare un antibiotico “per precauzione” è come indossare un casco in casa: non serve e può perfino fare danni.
🦷 Quando l’antibiotico è davvero utile
L’antibiotico va prescritto solo in pazienti a rischio o in procedure chirurgiche complesse.
Ecco i principali casi in cui può essere indicato:
🔹 Pazienti con protesi valvolari cardiache o con pregressa endocardite infettiva
🔹 Alcune cardiopatie congenite o trapianto cardiaco con valvulopatia
🔹 Pazienti immunodepressi, con protesi articolari recenti o in terapia cortisonica o chemioterapica prolungata
🔹 Interventi dentari chirurgici che provocano sanguinamento profondo o interessano tessuti infetti (estrazioni, impianti, ascessi, chirurgia gengivale)
🚫 Quando NON serve
Nessuna profilassi è indicata per:
🔴 Pazienti sani, anche in caso di estrazione semplice
🔴 Procedure non cruente, come otturazioni, igiene dentale, radiografie, anestesia locale, apparecchi ortodontici
In questi casi, assumere antibiotici “per precauzione” non previene nulla e può solo creare resistenze, allergie e disturbi intestinali.
💊 Quale antibiotico e quando
Quando la profilassi è giustificata, la scelta corretta è semplice e chiara:
🔹 Amoxicillina 2 g per bocca 1 ora prima della procedura
👉 Non è necessario associare acido clavulanico: non migliora l’efficacia e aumenta gli effetti indesiderati.
Per chi è allergico alla penicillina:
🔹 Claritromicina 500 mg, azitromicina 500 mg oppure clindamicina 600 mg, sempre 1 ora prima.
⚠️ Evitare l’uso inappropriato
L’abuso di antibiotici è una delle principali cause di antibiotico-resistenza, un fenomeno che rende inefficaci molti farmaci fondamentali.
Ogni uso non necessario espone non solo il singolo, ma tutta la comunità a infezioni più difficili da curare.
Ricordiamolo sempre: un antibiotico usato senza motivo oggi può non funzionare quando davvero servirà domani.
💡 In sintesi
🔹 La profilassi antibiotica odontoiatrica non è per tutti
🔹 Serve solo in condizioni di rischio ben definite
🔹 Amoxicillina semplice, non con acido clavulanico, è la scelta standard
🔹 Usare antibiotici solo quando servono significa proteggere la salute di tutti
👉 Se devi affrontare una procedura odontoiatrica e hai dubbi sulla profilassi, parlane sempre con il tuo medico o con il tuo dentista di fiducia: valutare il rischio è il primo passo per una cura davvero sicura.
📚 Fonti e riferimenti scientifici
🔹 European Society of Cardiology (ESC) – Guidelines for the management of infective endocarditis, Eur Heart J 2023.
🔹 American Heart Association (AHA) – Prevention of Viridans Group Streptococcal Infective Endocarditis, Circulation 2021.
🔹 Ministero della Salute – Linee guida per la profilassi antibiotica in odontostomatologia, G.U. Serie Generale n.80, 2018.
🔹 NICE (UK) – Antibiotic prophylaxis against infective endocarditis, Clinical guideline CG64, updated 2022.
🔹 WHO – Antimicrobial resistance: global report on surveillance, World Health Organization, 2020.
🔵 Per approfondire
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